Questo articolo non sarà tanto il racconto di una sfilata. Non parlerò solo di abiti o di tendenze. Ma racconterò quella che è stata la mia esperienza di partecipazione digitale al Runway Show di Diesel per la presentazione della collezione Fall/Winter 2024.
La sfilata e il format
La sfilata si è tenuta nell’ambito della Milano Fashion Week, il giorno 21 febbraio 2024, in Via Rubattino. Tanti i nomi famosi italiani e internazionali presenti nel parterre degli ospiti. Ma si può dire che stavolta i veri protagonisti erano altri volti. Sicuramente meno noti, e nemmeno presenti fisicamente…
Ma facciamo prima un piccolo passo indietro. Da diverso tempo Diesel, che si presenta sempre di più come un brand democratico e si vuole distaccare dalla sua associazione con il mondo del lusso, mette in palio i biglietti per partecipare alle sue sfilate. I biglietti sono per tutti: l’unica discriminante è la velocità nel fare “click” sul sito di Diesel nel minuto esatto in cui i biglietti vengono messi a disposizione. Perché naturalmente i posti sono limitati e la richiesta è immensa.
Finora, i biglietti erano per la partecipazione alla sfilata dal vivo. Quest’anno invece Diesel ha messo a disposizione 1000 biglietti per partecipare online, in streaming. Ed io mi sono aggiudicata uno di questi biglietti.
“Ma tutti possono accedere alle dirette streaming delle sfilate, sai che novità!” penserete giustamente. Però Diesel stavolta ha pensato a qualcosa di davvero particolare.
La partecipazione alla sfilata di Diesel: guardare ed essere guardati

Se ve lo faccio vedere sarà più semplice spiegarmi. Questa che vedete è la location dove si è tenuta fisicamente la sfilata di Diesel a Milano. Per questa edizione, nessuna ambientazione spettacolare come in altri casi. L’ambientazione, qui, erano 1000 persone collegate in streaming da tutto il mondo (e io con loro!).
Tra i collegati in streaming, un variopinto mix di persone: travestiti da alieni, con maschere di vario tipo, make-up scenografici, persino dei cani. Come si dice, il mondo è bello perché è vario.
Una vera esperienza dunque, in cui tutti potevano guardare e allo stesso tempo essere guardati. Una scelta che potrebbe aver messo in secondo piano le proposte autunno/inverno 2024 del designer Glenn Martens? Forse. Ma, d’altronde, oggi la spettacolarità delle sfilate e la loro capacità di generare like e condivisioni sui social ha acquisito un’importanza determinante.
Ma non solo questo. Diesel ha condiviso anche tutto il backstage della sfilata, sia del giorno stesso che dei giorni precedenti. Una strategia che si pone sempre nella linea della democratizzazione della moda, abbattendo i muri che allontanano le persone “comuni” da tutto ciò che appartiene al mondo moda e rendendolo accessibile.
La collezione Diesel Fall/Winter 2024
Anche la modalità di presentazione della sfilata è stata particolare. Tutto lo show è stato guidato da una voce metallica fuori campo che chiamava per nome i modelli e li invitava ad uscire in passerella. “Adam, go!“, “Pierce, go!” e così via. All’inizio nella totale assenza di musica, poi piano piano la musica è arrivata, tra suoni industriali ed elettronici sempre più incalzanti e a volume sempre più alto.
Per quanto riguarda l’abbigliamento, Glenn Martens ha proposto tante stampe floreali e animalier, denim washed, capi con pelo e giacche eskimo (un po’ yeti), assieme a super mini gonne e tessuti che sembrano lacerati. I colori sono stati generalmente a basso contrasto, colori poco accesi, con una prevalenza di grigio. E gli accessori? L’iconica borsa 1DR non poteva mancare. Infine, una nota sul make-up: alcuni modelli avevano un trucco che rievocava un po’ un alieno, un po’ un serpente, con lenti a contatto verdi.
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